Sindrome dello stretto toracico

Dolore e/o gonfiore al braccio, intorpidimento e formicolio al braccio o alle dita, dolore o fastidio al collo, alla spalla o alla mano, presa debole, sensazione di polso debole o assente, alterazioni del colore della pelle, sensazione “di gelo” alle dita, alla mano e/o al braccio, sensazione di estrema stanchezza al braccio, dopo un’attività anche molto leggera, debolezza del braccio o del collo.

Questi sono alcuni dei sintomi riconducibili a quella che viene definita Sindrome dello stretto toracico.

Cosa si intende per “stretto toracico”?

È una zona particolare del corpo umano, localizzata tra il collo e la spalla, in cui i nervi o i vasi sanguigni che originano dal collo per andare successivamente al braccio fino ad arrivare alla mano, possono subire una compressione nel passaggio tra diverse strutture, quali la prima costa, la clavicola e 3 muscoli, ovvero lo scaleno medio, lo scaleno anteriore ed il succlavio.

Diversi sono i motivi che possono portare ad un restringimento di questa zona:

Traumi;
Difetti genetici;
Difetti posturali;
Movimenti scorretti ripetuti nel tempo;
Alcuni sport praticati ad alto livello.

Dopo un’attenta valutazione medica, gli approcci possibili sono di due tipi, chirurgici o conservativi.

Nel caso in cui si optasse per la seconda tipologia, ovvero un approccio conservativo, il nostro studio può esserti di grande aiuto.
In particolare, quando l’origine del problema deriva da difetti posturali o movimenti scorretti ripetuti nel tempo sarà necessario impostare un lavoro di riequilibrio posturale.

Esclusa quindi la soluzione chirurgica, potremo eseguire la nostra valutazione funzionale/posturale ed osteopatica, al fine di individuare il percorso personalizzato migliore da intraprendere in base allo status quo in essere.

Il percorso avrà molteplici campi di applicazione, prevedendo dei lavori di liberazione miofasciale, ovvero dei muscoli, la correzione di un cattivo posizionamento della prima costa ed il riequilibrio muscolare, con l’assegnazione di esercizi mirati al rinforzo della muscolatura debole, la correzione del movimento scorretto e la sua rieducazione motoria, insegnando al paziente come eseguirlo nel modo migliore e funzionale possibile.
A tutto questo è possibile aggiungere della terapia fisica, quindi con l’uso di strumenti specifici, per la riduzione del dolore.

La predisposizione di un piano riabilitativo come sopra descritto necessita quindi di un approccio molto ampio, che richiede l’intervento di uno specialista che possa effettuare una scrupolosa ed attenta valutazione sia dal punto di vista osteopatico ma anche fisioterapico e posturale.

Le tempistiche di intervento per la risoluzione della problematica possono essere più o meno lunghe, compatibilmente con il livello di compromissione dello stretto toracico e di tutte le sue implicazioni, ma sicuramente, una volta esclusa la soluzione chirurgica, rappresenta una strategia di intervento molto efficace, che può dare un grande sollievo rispetto alla sintomatologia dolorosa e contestualmente consentire al paziente di ritornare ad una vita normale in assenza di dolore.

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