Considerando le indicazioni terapeutiche l’elettroterapia può essere suddivisa in due categorie: Elettroterapia Antalgica e di Stimolazione.
• Elettroterapia Antalgica. Sono definite antalgiche quelle correnti che sono in grado di ridurre la sensazione dolorifica. Queste correnti possono avere meccanismi d’azione differenti nel produrre l’effetto analgesico.
• Elettroterapia di Stimolazione. Si definisce Elettroterapia di Stimolazione la somministrazione di corrente elettrica finalizzata a produrre contrazioni muscolari. Queste contrazioni hanno lo scopo di “allenare” la funzionalità del muscolo. Questo tipo di elettroterapia può essere utilizzata, con le corrette impostazioni, sia per stimolare un muscolo innervato che per stimolare un muscolo denervato.
Correnti antalgiche: Vedi TENS
Correnti di stimolazione: hanno la capacità di produrre una contrazione muscolare del tutto simile a quella che si produce mediante attività nervosa. Queste contrazioni, se ripetute per un tempo e modalità adeguate, producono effetti di aumento del tono muscolare e/o recupero del tono muscolare qualora il paziente avesse un deficit dello stesso.
Può essere estremamente utile quando non sia consentito il carico al fine di evitare eccessiva perdita di tono ma va scoraggiata quando è possibile utilizzare il movimento attivo. Quando ci troviamo davanti ad un paziente denervato, possiamo, in alcuni casi, utilizzare le correnti triangolari che, interagendo con il corpo, producono la contrazione selettiva delle fibre muscolari denervate.
Siccome la reinnervazione è un processo estremamente lento è opportuno far lavorare le fibre muscolari denervate per trovarle pronte per quando “ricrescerà” il nervo.
Le indicazioni per l’elettroterapia antalgica vanno dal dolore post chirurgico, al dolore dovuto a nevralgie (sciatalgia, cervicalgia, dolore post erpetico etc) a diverse forma di dolore acuto.
L’elettroterapia di stimolazione del muscolo innervato trova indicazione nel trattamento della perdita di tono muscolare post immobilizzazione.